La vita del mancino non è mai stata facile: come in tutte le categorie “minori” -in senso numerico- è stata loro dedicata una trascurabile attenzione tant’è che molti oggetti di utilizzo quotidiano risultano per essi inaccessibili o piuttosto scomodi. Se oltre mezzo secolo fa la tendenza era quella di correggere i mancini obbligandoli a scrivere con la mano destra, da qualche decennio, per fortuna, non si disincentiva più l’utilizzo della mano sinistra tra i banchi di scuola in virtù dei molteplici studi che hanno messo in luce i vantaggi nell’apprendimento di cui gode questa categoria di persone e soprattutto grazie al venir meno di credenze popolari che associavano la mano sinistra alla “mano del diavolo”.
Se pensiamo al tempo passato sui banchi di scuola, i compagni di classe mancini avevano un segno distintivo: la parte laterale esterna della mano sinistra, nello specifico quella che durante la scrittura striscia sul foglio, costantemente sporca d’inchiostro. I destrorsi non si immagino minimamente di che disagio si tratti, nemmeno la penna più efficace in assoluto con inchiostro ad asciugatura immediata era ed è esente dal lasciare la sua traccia sulla pelle del mancino di turno. Qualche passo avanti in realtà è stato fatto e anche nel caso di un oggetto semplice e comune come la penna sono state create delle apposite versioni per mancini. Queste penne sono dotate di una curvatura particolare che fa sì che non si oscuri lo scrivere evitando le sbavature.
Rimanendo nel computo della scrittura, un’altra problematica per il mancino è il quadernone ad anelli: impossibile scrivere a meno che non si cominci da metà del foglio. In realtà qui l’adattamento è abbastanza facile in quanto è sufficiente sfilare il foglio dagli anelli e si tratta del medesimo problema che hanno i destrorsi quando scrivono sul retro del foglio del medesimo quadernone.
Altra fonte di “disagio” per un mancino alle prese col disegno tecnico è l’utilizzo del righello: nel tracciare la linea viene spontaneo svolgere il movimento da destra verso sinistra, ma non sottovalutiamo che la maggior parte dei righelli riporta una numerazione crescente da sinistra verso destra. Sono così nati i righelli per mancini caratterizzati dalla scala di numeri che parte dalla destra.
Vogliamo poi parlare delle forbici? Per lungo tempo si è creduto che fossero ambidestre, ma in realtà tenendo un paio di forbici nella mano sbagliata la linea da tagliare è occultata e l’azione del taglio è indebolita e spesso non lineare. Sono così nate le forbici per macini che differiscono da quelle “tradizionali” per la presa e la lama. La presa in plastica, ben modulata permette un uso confortevole delle forbici; le lame in acciaio inossidabile montate al contrario permetteranno una perfetta vista della linea di taglio per grandi e piccini.
Forza mancini, non disperate, di passi avanti nel settore della cartoleria se ne stanno facendo parecchi per agevolarvi ?.