In altre occasioni abbiamo visto come l’organizzazione o disorganizzazione di una scrivania possano dire molto della persona che vi lavora. Di solito si va da un estremo all’altro: dal super ordinato, amante dei dettagli un po’ vintage, che non lascia mai nulla di sparso per il tavolo di lavoro, al disordinato per eccellenza che, nonostante le svariate pile di carte che lo sommergono, a detta sua sa esattamente dove andare a cercare una determinata cosa quando gli serve. La via dimezzo è quasi sempre la soluzione migliore, dimenticando da un lato lo stile campo di battaglia ma senza ricadere nello stile minimale che può risultare non all’altezza del ruolo del titolare.
In particolare, se siete lavoratori autonomo, quelli che in gergo vengono identificati come “professionisti”, è opportuno ricordare che il modo col quale ci si presenta ha un peso enorme. Al di là del proprio curriculum e delle competenze maturate è importante anche la cornice, nel caso di specie di uno studio, la scrivania (e non solo). Facciamo un semplice esempio per capire cosa vogliamo intendere: comprereste una Mercedes nuova esposta nel bel mezzo di una discarica? Di fronte a una risposta più che scontata ora immaginate come possano cambiare le cose se la stessa identica auto venisse proposta all’interno di un salone curato e lussuoso.
Non solo la scrivania o il resto dell’arredamento, anche gli accessori che vengono abitualmente utilizzati contribuiscono a creare e ad arricchire la reputazione oppure, al contrario, a distruggerla. Stiamo parlando di elementi base come la penna che viene utilizzata o la carta su cui vengono stampate le comunicazioni. Si tratta di applicare lo stesso concetto seguito quando si sceglie l’abbigliamento a seconda del ruolo che si riveste. Di nuovo un esempio per meglio capire che cosa intendiamo: immaginate di trovarvi in uno studio notarile per la stipula di un atto e il notaio, al fine di apporre la vostra firma, vi porga una Bic. Se pensiamo all’ufficio di un professionista di questo calibro una delle cose che potremmo immaginarci è una scrivania dal sapore retrò ma curata nel dettaglio con un apposito set da ufficio comprensivo di porta penne e penne del tipo affusolate, ideali per firmare.
Il gusto personale rimane probabilmente il più grande ostacolo nel capire il tipo di impressione che si sta dando ai clienti. Proviamo a suggerirvi di cogliere determinati elementi che sono sinonimo di un’impressione negativa: i vostri clienti vogliono prezzi (o parcelle) bassi rispetto agli altri; non si fidano di voi e delle informazioni che fornite; si fanno consigliare da altri. Evitare questa situazione è possibile con la cura del dettaglio: ogni elemento sul vostro posto di lavoro deve parlare di voi, di quanto siete precisi e attenti, professionali e del ruolo di prestigio che ricoprite.