Il prossimo 25 maggio diventerà esecutivo il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati, meglio conosciuto come GDPR, nei confronti del quale le aziende che gestiscono i dati dei loro clienti devono compiere un processo di adeguamento onde evitare di incorrere in salatissime multe (fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato dell’azienda). Quando si nomina il GDPR molte persone ancora sgranano gli occhi e arricciano il mento, della serie “mai sentito nominare!”; tuttavia, non siamo qui per spiegare tutte le novità che questo regolamento porta (lo lasciamo fare a fonti sicuramente più afferrate in materia), ma a mettere in evidenza come il cambiamento che esso porta sia tale da interessare, per esempio, anche i macchinari che normalmente vengono adoperati in un ufficio.
Partiamo dal presupposto che, pur vivendo nell’era della digitalizzazione, molti documenti devono ancora essere conservati in formato cartaceo. Spesso e volentieri in questi documenti sono riportati dati personali, se non addirittura i “famigerati” dati sensibili. Ma che fine fanno questi documenti una volta scaduto il termine per la loro conservazione?? A nessuno piace l’idea di essere sommersi da pile e pile di carta, per cui viene spontaneo eliminarli. Però, per tutelare la privacy dei soggetti i cui dati sono riportati nei documenti non è sufficiente appallottolare il documento stesso e cestinarlo: il documento va letteralmente distrutto e a tal fine ci vengono in aiuto delle apposite macchine meglio conosciute come distruggidocumenti (o tritadocumenti o tritacarte).
In riferimento alle modalità con cui si distrugge un documento, il GDPR ha introdotto un cambiamento: se fino ad ora era sufficiente che il distruggidocumenti producesse delle strisce, col nuovo regolamento sarà obbligatorio che da esso ne scaturiscano dei frammenti. In quest’ottica Buffetti ha studiato una linea di distruggidocumenti -Buffetti myShredder- che rispondono a svariate esigenze, dal privato cittadino allo studio medico o legale/notarile passando per il negozio o piccola azienda. È facile dedurre come l’importanza dei documenti che transitano per le mani di questi diversi soggetti sia ovviamente differente e, allo stesso modo, le macchine distruggidocumenti di Buffetti riportano vari livelli di sicurezza misurabili con la grandezza dei frammenti che producono. Inoltre, queste macchine distruggidocumenti, oltre a tritare la carta, possono essere utilizzate per distruggere fermagli, punti metallici, carte di credito e CD/DVD.
Vi invitiamo a visionare il volantino dedicato per individuare la macchina distruggidocumenti più adatta alle vostre esigenze.