Avete mai pensato di mettere “nero su bianco” un pensiero, un’emozione o un paesaggio? Il dipinto è da sempre un’arte utilizzata per esprimere le proprie emozioni o immortalare soggetti che attirano la nostra attenzione mettendo il tutto in una chiave esclusivamente nostra. Spesso si pensa che realizzare un dipinto sia una cosa riservata solo a grandi artisti talentuosi, senza considerare che ciò che importa quando si disegna è solo ciò che sentiamo e che vogliamo trasmettere e non esiste il bello e il brutto. Da dove iniziare però?
Dovete scegliere per prima cosa il tipo di colori che andrete a utilizzare:
- Acquerelli: sono economici e semplici da utilizzare. Si possono trovare in astucci o in tubetti con diverse gradazioni di colore. Considerando che per utilizzarli c’è bisogno di diluirli, bagnando la punta del pennello o utilizzando un po’ d’acqua nella tavolozza, è meglio per le prime volte acquistare un colore di buona qualità poiché da questo dipenderà la resa finale e la facilità di utilizzo.
- Acrilici: sono i colori più indicati per i dilettanti, ma vengono usati anche dai professionisti. Sono comuni nei negozi e sono indicati per la rappresentazione dei dettagli, anche piccoli. Vantano un’asciugatura rapida.
- A olio: sono i colori più versatili ma anche i più costosi e difficili da usare. Permettono di utilizzare ogni tecnica pittorica. Per essere usati hanno bisogno di essere diluiti con solventi da acquistare a parte. Prima di essere impressi su tela inoltre è necessario stendere uno strato protettivo sulla superficie che si andrà a colorare per migliorare l’integrità del supporto e anche la resa del colore stesso.
La scelta del pennello giusto: sarebbe ideale procurarsi diversi pennelli per tipo in modo da avere sempre quello adatto al colore che andrete a utilizzare. Per gli acquerelli vanno bene pennelli a punta tonda, per i colori acrilici i pennelli a punta piatta mentre per i colori a olio si è soliti utilizzare il filbert (coda di gatto).
Procurarsi la tela adatta: per gli acrilici ed i colori a olio una tavola tesa è l’ideale. Per gli acquerelli va bene la carta ad acquerello.
E ora la tavolozza: le tavole migliori e più indicate sono quelle di plastica bianca ideali per testare l’accuratezza del colore.
Una volta conosciuti i nostri strumenti e aver preso la giusta confidenza potrete incominciare a dare sfogo alla vostra immaginazione. Vediamo insieme passo passo come rappresentare un paesaggio.
Per prima cosa scegliete il soggetto del vostro quadro: fate due passi o aprite la finestra e lasciatevi trasportare dalle emozioni! Qualsiasi cosa catturi la vostra attenzione o che vi faccia provare qualcosa è un soggetto adatto. L’ideale è fotografare il vostro paesaggio in modo che fattori esterni come vento o il cambio di luce dovuto al passare del tempo, varino alcuni elementi del soggetto. Una foto inoltre è utile anche a delineare bene i confini di quello che andrete a disegnare.
Successivamente stabilite il punto di fuga della prospettiva dal quale tutto il nostro disegno dipenderà. È molto importante tenere sempre presente che elementi lontani saranno proporzionalmente più piccoli degli elementi più vicini. Impostate le grandi masse del disegno predisponendole in maniera omogenea per non lasciare punti scarni nel quadro. Ora potete iniziare a dar vita alla vostra creazione con le prime linee guida ed i contorni degli oggetti che inserirete utilizzando una matita senza premere troppo, in modo da poter cancellare e correggere gli eventuali errori. Successivamente inserite sempre più dettagli e preparatevi a dipingere.
Ora andranno disegnate le ombre in base alla posizione della fonte di luce del nostro quadro (il sole e la luna solitamente). Le zone in d’ombra saranno due: la parte più scura dell’elemento illuminato e l’ombra che esso proietterà. Dipingete quindi il cielo e il terreno, considerando che gli elementi più lontani avranno colori meno decisi e vividi, oltre che confini meno dettagliati e più sfumati. Siamo quasi alla fine: non resta che chiarire o scurire le parti alla luce e in ombra e dare una controllata all’armonia degli oggetti rispetto alla prospettiva.
Ora lasciate la vostra opera d’arte a riposo per qualche giorno senza guardarla. Questo tempo vi servirà a “resettare” la mente che ormai si era abituata alla vista della vostra creazione e a lasciare che i colori si asciughino. Dopo due o tre giorni potrete riguardarla e a mente fresca correggere gli errori che vi erano sfuggiti. Quando sarete soddisfatti del vostro capolavoro spruzzate una giusta dose di fissante ad una distanza di circa 30 cm perché non si rovini con il tempo.