Al giorno d’oggi ogni cosa che facciamo è facilitata in qualche modo: utensili e oggetti ci aiutano nel nostro vivere quotidiano a risolvere i mille problemi e fastidi che ci troviamo davanti, ma vi capita mai di fermarvi un attimo e domandarvi come siano nati molti di questi, e come abbiano trovato il loro posto nel mondo? Alcune storie sono banali, altre meno. Il nastro adesivo, o “scotch”, è nato negli anni trenta, partorito dalla mente di un giovane ricercatore della 3M. Nata come azienda mineraria, all’epoca la 3M produceva per lo più carta vetrata per la produzione automobilistica, che in quel periodo era in continuo sviluppo. Richard Gurley Drew, avendo a che fare con lavoratori che coloravano e operavano sulle carrozzerie, notò quanto fosse complicato per loro verniciarle senza sbavature e imprecisioni; molte volte i poveri operai erano costretti a ricominciare tutto da capo. Drew si rese conto quindi di quanto potesse essere utile l’applicazione di un nastro coprente nelle zone che non dovevano essere raggiunte dal colore, e di quanto fosse pratico che il nastro stesso si appiccicasse sulla superficie con la sola pressione della mano. Inizialmente venne applicata della colla su un nastro di carta, ma poi la produzione predilesse il cellophane, anch’esso inventato da poco. Le prime difficoltà che incontrò chi sperimentò il nastro furono derivate dalla quantità di colla del nastro, mai sufficiente. Un garzone di un’officina disse scherzosamente a Drew di riferire ai suoi capi di essere meno “scozzesi” sulla colla e di abbondare con essa (in riferimento alla stereotipata tirchieria degli scozzesi), da qui l’origine “scotch” venne associato al nastro.
La sua invenzione ebbe un successo incredibile, non solo a livello di produzione automobilistica: con la grande depressione dell’epoca la gente aveva bisogno di qualsiasi cosa che consentisse loro di risparmiare su riparazioni di svariato genere -tutt’oggi infatti sappiamo bene quanto sia comoda la striscia in questione, nel lavoro quotidiano. Il successo dello scotch fu ulteriormente consolidato con la produzione di apposite scocche sviluppate per srotolare e tagliare il nastro.
Durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra l’azienda produsse altri tipi di scotch, specifici per diverse funzioni: nacquero così i nastri bi adesivo, isolante, riflettente e resistenti all’acqua, al freddo e al calore, il nastro adesivo per imballaggio, quello trasparente, nastro da muro, il nastro adesivo telato, quello medico, ecc. Anno dopo anno, dettaglio dopo dettaglio questa invenzione, tanto semplice quanto geniale, venne perfezionata fino a raggiungere oggi le nostre case.