Si tratta di un’usanza un po’ decaduta e che ai giorni nostri risulta più unica che rara: stiamo parlando della penna “personale”. La penna, intesa come strumento di scrittura, è da alcune persone gelosamente custodita: non tutte le penne sono uguali e i più “sensibili” notano immediatamente un diverso comfort di scrittura e differente resa sul foglio.
A influenzare la scelta della penna ovviamente c’è l’uso che ne va fatto. Prendiamo per esempio uno studente che dovrà prendere appunti su appunti: la sua scelta di penna sarà decisamente diversa da quella del professionista burocratico che firma principalmente documenti redatti a macchina. E in questo confronto non abbiamo nemmeno preso in considerazione il design della penna che apre a sua volta tantissime altre opzioni nell’operazione di scelta. La penna è quindi un accessorio che esprima la nostra personalità, le nostre passioni, il nostro modo di essere. Sembra strano da dire, ma “parla” di noi! Se da un lato vi è un’estrema ricerca del dettaglio anche in questo semplice strumento, dall’altro troviamo la stragrande maggioranza di persone per le quali una penna vale l’altra.
Tutti gli aspetti da considerare nella scelta della penna
Come anticipato, va innanzitutto considerato l’uso che se ne farà, poi, aspetto da non sottovalutare, si sceglie il colore della penna: sembra una banalità -qui si tratta di una scelta principalmente tra due opzioni, blu o nero- eppure ci sono persone che si sentono a proprio agio esclusivamente con penne a inchiostro blu o viceversa, nero. Allo stesso modo, il design può essere parametro chiave per scegliere la penna: non a caso da decenni a questa parte le case produttrici si sono sbizzarrite nel proporre penne col rivestimento morbido, piuttosto che penne con particolari impugnature (particolare attenzione viene oggigiorno prestata alle esigenze dei destrimani e dei mancini), rivestite con materiali ricercati, ecc. Infine, un altro elemento chiave che influisce sulla scelta della penna è la punta: sottile, arrotondata, dura, ecc. ne esistono svariate tipologie (come nel caso delle matite) ognuna delle quali avrà una resa diversa sul foglio. Ci sono quindi molti elementi sul piatto della bilancia e, onde evitare di fare un acquisto errato che successivamente viene precocemente accantonato e non pienamente sfruttato, vanno messe da parte considerazioni come “è solo una penna quindi va bene la più economica” oppure “prendo questa perché tutti i miei amici la usano”.
Ricapitoliamo schematizzando le considerazioni da fare per non sbagliare la scelta della penna e godere a pieno di questo strumento:
- con che mano si scrive? I mancini prediligono penne scorrevoli e che non macchiano;
- come si impugna la penna?
- quanto si prevede di scrivere? Prediligere l’inchiostro scorrevole nel caso in cui si scriva molto;
- su quale materiale si scrive? Tante penne, tante tipologie di carta: qual è la combinazione migliore?
- com’è la grafia? Una scrittura ordinata predilige una penna dal tratto fine.
E prima di procedere con l’acquisto provate la penna! Un po’ come quando si acquista un paio di scarpe ?.