La postazione di lavora identifica il lavoratore stesso: purché non si tratti di smart working, chiunque sia impiegato in un lavoro che prevede la presenza di una scrivania personale considera la propria postazione unica e…inviolabile. Non si tratta tanto di una difesa a spada tratta della privacy, tanto più del fatto che, come a casa propria, anche sulla propria scrivania solo il proprietario sa esattamente “dove mettere le mani”. Un aspetto che non va sottovalutato in quanto incide sul benessere del lavoratore, è il comfort associato alla postazione di lavoro e, nello specifico, la postura che si assume.
Cattiva postura sul lavoro e assenze
Partiamo dal presupposto che, chi svolge un lavoro di tipo impiegatizio, passa gran parte della giornata davanti al PC: si stima che i dipendenti degli uffici trascorrano il 75% della giornata lavorativa seduti. Una cattiva postura nella propria postazione di lavoro può essere fonte di fastidiosi dolori, che possono degenerare in infortuni ossia in giornate di assenza dal posto di lavoro. Tra le assenze rilevate, la maggior parte è associata a disturbi muscolo-scheletrici. È dunque chiaro che il benessere dei dipendenti sul luogo di lavoro sia direttamente collegato alla loro attività lavorativa e che piccoli investimenti da parte delle aziende possano ben presto trasformarsi in risparmi e aumenti di produttività. Riportiamo a tal proposito un’immagine dimostrativa di una corretta postura. Con un po’ di attenzione è possibile evitare o limitare fastidiosi disturbi.

Dispositivi per una corretta postura
Esistono poi degli specifici dispositivi ergonomici che vengono in aiuto alle aziende e ai loro dipendenti: si tratta di sedie, pedane poggiapiedi, rialzi PC, ecc. Il fine è sempre quello di salvaguardare alcune parti del copro, in particolare collo (i cervicali!!!), schiena, polso, caviglia. I dolori al collo e alle spalle, per esempio, sono causati da un’errata posizione del monitor. Si consiglia in tal caso di posizionare lo schermo a un’altezza tale che per guardarlo lo sguardo sia dritto o leggermente abbassato di un 5%: la soluzione migliore consiste nel dotarsi di basi e supporti regolabili. I dolori alla schiena sono invece il risultato di una cattiva postura sulla propria sedia: poltrone dal design specifico sono una delle soluzioni possibili. Altra patologia piuttosto comune quanto fastidiosa riguarda il polso: questi dolori possono diventare cronici e trasformarsi nella Sindrome del Tunnel Carpale che può essere prevenuta mediante una corretta posizione del mouse di modo da non dover allungare troppo il braccio e/o con l’utilizzo di poggiapolsi per mouse e tastiere o ancora mouse di tipo trackball. Non sono esenti da questo genere di disturbi le gambe e le caviglie: un buon punto di partenza è -laddove possibile- alzarsi di tanto in tanto dalla scrivania per sgranchire le gambe e, quando si è seduti, cambiare la posizione dei piedi. Inoltre, un poggiapiedi permette di mantenere sempre una corretta posizione fornendo un supporto a cosce e piedi.
Si tratta di investimenti ridotti che hanno un ritorno molto veloce in termini di riduzione delle giornate di assenza e quindi di aumento del benessere psico-fisico della forza lavoro nonché della produttività.