Cenni storici
La carta è senza dubbio una delle scoperte più antiche dell’uomo: i suoi antenati sono stati i supporti in argilla, legno, osso, bambù, papiro e pergamena, ovviamente poco pratici in quanto ingombranti, fragili e difficili da adoperare e da trasportare. Bisogna attendere il secondo secolo dopo Cristo e, nello specifico l’anno 105, per vedere il primo prototipo di carta, realizzato in Cina usando vecchi stracci, reti da pesca e scorza d’albero. All’epoca la tecnica per la realizzazione di questo supporto alla scrittura era davvero rivoluzionaria in quanto si basava sull’idea di intrecciare fibre ottenendo così un materiale leggero, economico e resistente. La scoperta si diffuse ben presto fuori dalla Cina, prima in Giappone, poi nel mondo arabo e ancora in Spagna per poi arrivare attorno all’anno 1000 in Italia. Da qui il nostro paese si è fatto presto conoscere per le sue cartiere ad Amalfi, Venezia, Prato, Cividale del Friuli e Fabriano che nei secoli hanno perfezionato la tecnica di fabbricazione, rendendo la carta più resistente e più bianca.
Tantissime tipologie di carta
Quello della carta è ad oggi un mondo che raccoglie tantissime tipologie di prodotto che variano per grammatura, composizione, consistenza della fibra e tipo di lavorazione. C’è poi la finitura ossia la qualità che contraddistingue esteticamente una tipologia di carta dall’altra: una carta può essere lucida o semilucida, opaca oppure satinata, marcata a feltro, vergata o goffrata. Le tipologie di carta sono davvero tante, per ora ci soffermiamo a descrivere quelle più apprezzate e utilizzate.
Carta uso mano o da edizione: si tratta della carta naturale, che non è stata lavorata con patinature. È ideale per stampare molto testo in quanto presenta una superficie morbida e porosa che assorbe facilmente l’inchiostro. Per tale motivo viene usata per le pubblicazioni editoriali di ampia diffusione, per i manuali tecnici d’uso e manutenzione, per gli opuscoli informativi, per la carta intestata e i block notes.
Carta patinata: è il risultato di un particolare trattamento di patinatura applicata in più strati su ogni lato del foglio. La superficie diventa così più liscia e viene esaltata la resa cromatica in fase di stampa: la patina superficiale composta dalla combinazione di acqua, additivi, pigmenti e leviganti, riduce la penetrazione dell’inchiostro nel foglio aumentando la nitidezza dell’immagine e la stabilità del colore nel tempo. All’interno di questa tipologia di carta si può fare un’ulteriore distinzione tra carta patinata lucida, satinata e opaca. Diventa quindi il supporto ideale per realizzare progetti con molte immagini come dépliant, cataloghi e volantini, riviste illustrate, listini, inviti, calendari, biglietti da visita, ecc.
Carta riciclata: molto in voga negli ultimi due decenni, si tratta del risultato del macero degli sfridi delle tipografie e degli avanzi dei tagli delle cartiere, usando fino al 50-100% delle fibre di recupero. Il riutilizzo avviene dopo un particolare processo chimico che asporta gli inchiostri dalle fibre. È bene precisare che non si tratta della stessa cosa della carta riciclabile, ossia di quella carta che è possibile recuperare fino a sei volte dopo il suo utilizzo preservando le risorse naturali. La carta riciclata può essere uso mano oppure patinata e può avere un aspetto naturale, tendente al grigio. Non si tratta di una carta di scarsa qualità, ma della medesima qualità della carta di cellulosa vergine! Viene utilizzata per libri d’arte, bilanci istituzionali, cataloghi, cartoline, opuscoli e inviti.
Carta speciale: si tratta di un supporto creativo che valorizza la comunicazione stampata grazie al suo particolare look. Può essere difatti una carta colorata in massa, dalla superficie perlescente su entrambi i lati, metallizzata, a effetto nuvolato, semi-trasparente, in poliestere o in polietilene opaco. È ottima per realizzare copertine, packaging, inviti, biglietti da visita, cartelline e tutti i progetti grafici dove sia ricercata una sensazione di tecnicismo, modernità e design.
Carta marcata: è una carta naturale non patinata, riconoscibile per il disegno in rilievo impresso sulla superficie, che conferisce bellezza classica e superiorità comunicativa. La caratteristica essenziale di questa carta è l’unicità del disegno che ne determina la finitura nonché l’aspetto ruvido e materico al tatto. Sono utilizzate per combinare qualità visiva e piacere tattile, soprattutto per copertine di stampati commerciali ed editoriali, biglietti augurali, biglietti da visita, e inviti.
Carta adesiva e sintetica: questo tipo di supporto è caratterizzato da un lato in carta o materiale sintetico e da un lato adesivo acrilico che aderisce a valori elevati di tack e adesività e ha buone proprietà di trasformazione. Di solito questo tipo di carta è utilizzata in ambito decorativo e promozionale e offre una grande resistenza e brillantezza. Tra gli usi: etichette multicolore, adesivi promozionali, stickers, rivestimenti per confezioni di giocattoli, bollini, etichette per contenitori di vetro o plastica.