Dopo mesi di didattica a distanza e lezioni universitarie online può capitare di trovarsi un po’ impacciati alla ripresa delle normali lezioni, sia per un pubblico adulto frequentante l’università, sia per i più giovani che devono acquisire -soprattutto negli anni delle superiori- una certa autonomia nello studio. Quest’ultimo aspetto è sicuramente influenzato da una buona organizzazione la quale parte fin dal principio, cioè dal momento in cui seduti al banco di scuola ci accingiamo a prendere gli utilissimi appunti. Non si tratta semplicemente di annotare qualche concetto qua e là: degli appunti ben presi possono ridurre drasticamente le ore di impegno sui libri che seguiranno poi a casa. Vediamo come fare.
Velocità, precisione e ordine: una mission impossible?
Facile a dirsi, un po’ meno da mettere in pratica: quando si prendono appunti bisogna saper conciliare velocità, precisione e una certa dose di ordine. Vogliamo, infatti, scongiurare la situazione in cui il quaderno risulti pieno di annotazioni incomprensibili e confuse.
La prima regola da seguire è di non tentare di scrivere parola per parola di ciò che il professore dice, ma annotare i concetti più importanti o, meglio ancora, gli esempi che possono essere d’aiuto nel comprendere passaggi non sempre chiarissimi. Un’alternativa al foglio bianco sul quale prendere gli appunti è l’utilizzo del libro di testo sul quale annotare esclusivamente le integrazioni del professore, gli esempi, i punti poco chiari.
Molto utile, e qui entra in gioco la seconda regola, è l’utilizzo di abbreviazioni, frecce e di uno stile schematico. Evitare assolutamente i “muri di testo” che non permettono di individuare i concetti chiavi in poco tempo e scoraggiano fin da principio quando ci si accinge allo studio. L’approccio schematico, invece, sviluppa anche la memoria visiva e rende più facile “ricercare” con la memoria il concetto studiato in sede di interrogazione o compito in classe. Nello schema l’impiego delle frecce permette di evidenziare concetti in relazione causa ed effetto, se poi riusciamo a destreggiarci con l’utilizzo mirato di sottolineature o colori diversi studiare sarà ancora più facile. Quanto alle abbreviazioni, l’unica accortezza in questo caso è di realizzare una legenda per quelle abbreviazioni che non si frequentemente, evitando così di non ricordare il loro significato quando andiamo a rileggere gli appunti a distanza di tempo.
Gli strumenti per prendere appunti
Con cosa prendere appunti? Ovvio! Con una penna! Attenzione perché si tratta di una risposta banale e frettolosa. Pensiamo, per esempio, al caso in cui nel bel mezzo di una lezione, proprio mentre il professore si accinge a spiegare il concetto chiave di quelle due ore, la nostra fedele compagna di studio ci abbandona perché ha esaurito l’inchiostro. Una buona prassi è quindi quella di controllare che la penna sia perfettamente funzionante prima della lezione, ma anche di avere a portata di mano una penna di scorta. La fluidità di scrittura è un elemento che ci agevola quando prendiamo appunti; a questo possiamo aggiungere altri aspetti come l’ergonomia e la comodità dell’impugnatura. Tuttavia, non ci dilunghiamo oltre poiché si tratta di aspetti soggettivi (ne avevamo parlato qui).
Come accennato in precedenza, variare i colori per evidenziare concetti di diversa importanza è molto utile: attenzione, però, a non usare eccessivamente le matite colorate in quanto i colori troppo chiari possono creare delle difficoltà nella rilettura.
Oltre alla penna, anche il quaderno dove prendere gli appunti deve essere il frutto di una scelta accurata. Molto in voga tra gli studenti “navigati” (ultimi anni delle scuole superiori e per gli studi universitari) sono i maxi quadernoni spiralati i quali offrono una superficie molto ampia, giunture resistenti, fogli di alta qualità e tante pagine per annotare lezioni su lezioni. La possibilità di gestire singolarmente i vari fogli è un plus quando ci si vuole concentrare in fase di studio esclusivamente su un certo argomento (non sarà necessario avere sempre con sé l’interno quadernone) oppure quando si vuole prestare gli appunti al collega che ha preso la lezione precedente.